Giacomo Alliata nasce a Pavia nel 1993. Da sempre curioso e affascinato da tutto ciò che offre l’umana cultura, nel 2012 si iscrive all’Università Statale di Milano per laurearsi, nel 2015, in Scienze dei Beni Culturali, con una tesi basata sull’accoglienza della critica italiana al primo lungometraggio di George Lucas, “L’uomo che fuggì dal futuro” (THX 1138) che fu la base per Star Wars (1977). Dopodiché, non contento, decide di proseguire e iscriversi a
Valorizzazione Culturale del Territorio e del Paesaggio e laurearsi, nel 2018, con una tesi incentrata sulla valorizzazione del patrimonio immateriale delle genti Walser della Val Formazza, una piccola valle del Piemonte settentrionale incuneata nella Svizzera.
Durante la sua infanzia riceve un giocattolo che pensa raffiguri un innocuo T-rex ma in realtà cela un robot trasformabile. Non sa ancora cosa voglia dire ma sarà l’inizio di una passione che culminerà nel 2007 con l’uscita nelle sale di Transformers, un film pieno d’azione ma soprattutto di robot viventi che si trasformano. Da lì prosegue con la visione di numerosi film di fantascienza che riguardano il tema del rapporto tra l’uomo e la macchina (Blade Runner in primis), proseguendo con altre passioni come i supereroi, i mostri giganti, Tolkien, gli effetti speciali e il sound design.
Vive a Oleggio (NO), dove ha frequentato il Servizio Civile Universale presso il locale Museo Civico Etnografico Archeologico.
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