Io sono contro le mafie
«“La poesia è la forma di comunicazione più vicina a Dio” pronunciò una volta San Giovanni Paolo II, Lui che della sua vita ne ha fatto una poesia.
Forma di comunicazione immediata, la poesia altro non è che il fermo immagine di una manciata di battiti del cuore, i migliori. Appartiene a Dio che attraverso qualunque forma d’arte, esprime tutto il bello del suo Creato. Siamo strumenti nelle sue mani e chi esprime su carta, sentimenti, gioie ma anche le nefandezze del mondo viene “semplicemente” definito poeta. Ma, il poeta non è solo chi riesce ad immortalare emozioni attraverso la penna; il poeta è colui che vive una vita di qualità. La qualità della vita, si misura con il tempo dedicato alla vita degli altri.
Chiunque sposa questo concetto è per me un poeta; proprio come il caro Alberto Bonomo, definito da diversi quotidiano come “Il vigile buono”. Della sua preziosa divisa ne ha fatto sempre un vanto ma, mai ha sconfinato in abusi di potere. Sempre gentile e sorridente, disponibile verso ognuno, che si trattasse di un caro amico o semplice conoscente. Un esempio di lealtà, nel rispetto delle regole del buon vivere.
Grazie Alberto, per tutti i sorrisi che mi hai donato, per tutte le volte che affettuosamente mi chiamavi “Enzù”. Il valore della vita, sempre difeso da te, sta ahimè, progressivamente tendendo allo zero, in un mondo purtroppo dove l’arroganza e la sopraffazione la fanno da padrone, dove chi è diverso da noi viene etichettato come essere inferiore.
La vera libertà è proprio nel fatto di sentirsi liberi tra tante diversità, come eri tu e come sono i poeti. “Gente” che non vive di ricchezze, se non quelle del cuore; che vive di confronti per migliorarsi e migliorare, che va incontro al mondo con le braccia aperte…»
Dall'introduzione di Vincenzo Russo.