Karhu
Un padre. Un figlio. Un orso. Una storia dura, scabra come la terra dove si svolge: le gelide distese della Carelia, al confine tra Finlandia e Russia. Il racconto di un salvataggio che aspira alla redenzione, al riscatto ad ogni costo, con tutti i mezzi. Un orsetto viene salvato dalle acque ghiacciate del lago Vygozero. » stato abbandonato dalla madre cosÏ come il piccolo Kuovo. I due orfani crescono insieme, in una baracca al limitare della foresta, sotto la disciplina inflessibile del genitore Tapio. Il desiderio di soldi, di un’esistenza migliore, soprattutto per sé, inducono l’uomo a entrare nel giro delle scommesse clandestine, dove gli animali combattono fino alla morte. La crudeltà è il denominatore comune di un’esistenza senza gioia per il bambino, tranne che per reciproco affetto con il karhu: il nomignolo sprezzante e anonimo che il padre ha dato all’orso, mentre il ragazzo lo ha battezzato Armas, (colui che è amato). In un crescendo di torture fisiche e psicologiche, le due vittime di Tapio intravedono lo spiraglio della liberazione e organizzano il piano della loro vendetta: per sopravvivere e tornare a vivere.
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