L’androzoide
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Formatoebook pdf acrobat 6.0, 144 pagine
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L'androzoide
Il Morbo di Yulin, conosciuto anche come la Febbre dei Cani, scoppiò nella omonima città della Cina meridionale. Il Lyssavirus che provoca la rabbia nei cani, si insidiò nel sistema nervoso centrale di un uomo di circa 50 anni, attraverso le sue ghiandole salivari. Le Nazioni non fecero in tempo a chiudere le frontiere. Chi contraeva il Morbo di Yulin, infatti, diveniva, improvvisamente, violento e pericoloso senza alcuna apparente ragione. Il sistema politico ed economico crollò. Dinanzi al fallimento delle campagne vaccinali, incapaci di seguire le mutazioni del virus, la scienza tentò la strada delle nanotecnologie. Bio-macchine, in grado di scovare e debellare il virus attraverso le frequenze elettromagnetiche. L’algoritmo, all’inizio, funzionò alla perfezione. Fino a che il morbo inglobò anche gli stessi Nanobot. Fu la genesi di una nuova forma di vita sul pianeta Terra, fu l’alba dei “Viradroidi”. Le comunicazioni si interruppero. La voce dell’uomo sulla Terra tacque. Il patologo Bruce Reed progetta, allora, una mutazione della specie umana attraverso una evoluzione combinata uomo-animale, una forma di vita “Androzoide”. Lo scienziato è costretto ad impiantare le ghiandole staminali sintetiche, da lui create, sui suoi figli che sono stati infettati, e successivamente a fuggire via dall’isola di Coronado. I suoi due figli, Keith e Lillian, diventano, allora, la sola ed unica speranza di salvezza dell’intero genere umano.