Le rose di primavera

Sofia è una giovane avvocatessa, di origini sicule, che esercita presso uno dei più prestigiosi studi associati di Roma. La storia ha inizio in un giorno di pioggia, quando la ragazza scopre di avere in sé il c. d. carcinoma, un tumore maligno che colpisce la zona polmonare. Rimasta sola, senza qualcuno che la sostenga, Sofia si dispera, lasciandosi ad una melanconica solitudine in un parchetto di periferia dell'Urbe. D'improvviso si imbatte in una via a lei ignota, costellata di sampietrini e piena di negozi coperti da saracinesche arrugginite. Tra questi solo uno ha ancora la luce accesa, attirando così la curiosità della protagonista. Una libreria che offre un'abbondante varietà di libri, classici e moderni. Qui conoscerà José, il libraio nonché proprietario del negozio che l'accompagnerà durante tutto il racconto. La storia, incentrata su di un amore sbocciato per pura casualità, va a diramarsi in allegre e fresche conversazioni che porteranno il lettore a dubitare di questa realtà così vuota e grigia che la società prospetta ed incita. I due, difatti, arriveranno a toccare i più svariati argomenti come la vita, l'amore, l'arte e il senso stesso della felicità. Il resto toccherà al lettore scoprirlo con l'augurio che questo racconto regali un'emozione che rimarrà indelebile nel cuore.