Meno di tremila parole - parte prima di tre

Sebastian inizia la sua avventura nell'editoria con una rivista di settore solo per racconti. Spera con il tempo di poterne pubblicare anche di propri. Ha un socio con cui si confronta sempre in maniera spigolosa, anche se non manca stima e affetto fra i due. Ad un certo punto andranno a confrontarsi anche in campo sentimentale. Con la rivista riesce a sopravvivere e mantenersi in maniera dignitosa. L'arrivo di una grossa eredità lo proietta dentro la possibilità di fare ciò che vuole sia con il lavoro sia con la sua vita. Il risultato è quello di farlo deragliare dai binari della vita, lasciando la casa editrice al socio e la ex fidanzata a se stessa nonostante un figlio in arrivo. Il rapporto con la vita e gli altri esseri umani è difficile e lo logora fino a farlo sembrare "un mostro" che non ama nessuno. Eppure soffre per amore e per tutti i "sospesi" che lo costringono sempre a non concludere mai nessun capitolo della propria esistenza. Si sente spesso tradito dalle persone e frustrato dalle circostanze, aspetto sul quale chi legge, è chiamato ad esprimere il proprio giudizio.
Il finale rimane sospeso per lasciare spazio all'interpretazione personale del lettore e ai due capitoli successivi ancora non editi.