Scemo chi legge

“Ho conosciuto Armando l’estate scorsa. L’aveva abbandonato la sua ragazza sull’autostrada e io l’ho adottato, portandolo nella mia villa dell’Olgettina. Mi ha colpito subito la sua ingenuità. Pervaso di tristezza, perché la ragazza lo aveva lasciato da poco, gli presentai. la mia ”igienista dentale” che lo trovava bene e non voleva cambiarlo.

Capii che non stava bene con la testa (poi ho saputo che effettivamenteera stato operato al cervello e aveva soggiornato alla neuro delle Molinette) e che doveva solo scrivere scemenze. Embè, quello non l’ha fatto veramente?

Ha raccolto 10 anni di scimità in questo libro. Io pensavo che fosse ‘na scemenza e che con questi chiari di luna uno non può permettersi di scrivere un libro simile poi, però, ci ho ripensato. Dopo tutto questo casino causato da un piccolo virus, forse ha ragione lui: la gente vuole ridere, essere leggera, pensare ad Armando che sta messo peggio di tutti e quindi essere felice. Ecco, questo è Armando! Ha cercato di regalarvi un sorriso in questi. tempi strani e se in mezzo a tante scemenze scritte e disegnate, qualcuna vi farà ridere, beh! vuol dire che è riuscito nel suo intento.

Aiutate e sostenete Armando attraverso l’acquisto di questo libro, perché sono certo che i proventi non verranno mai spesi con un’ igienista dentale. Se mi dà qualcosa di soldi per questa presentazione io, invece, un pensierino ce lo faccio.”

Dalla presentazione di Ciro, il cane dell'Autore.