Slorvatz Kamelslot - Il bisbiglio che sfiorò la tazza

Il progetto letterario, “Il bisbiglio che sfiorò la tazza”, vede come protagonista un personaggio, Slorvatz Kamelslot, che giunto in età matura, decide di analizzare il suo mondo alla disperata ricerca di una solitudine, soffocato a suo dire, dal caos della sua quotidianità. Questo spargere di versi tra le pagine vergini ed innocenti, è un omaggio a quei poeti combattenti che non imbracceranno mai un fucile o impugneranno una pistola né una spada o un arco. Semplicemente utilizzano la penna unica loro amata e fida compagna, per far sgorgare i propri sentori. Lungi da Slorvatz l’essere un eroe, lui non cerca gloria, sopravvive alle storture della vita e si dimena nella brodaglia umana che lo circonda. È un figuro dolente che dopo tanto peregrinare ha deciso di spurgarsi. Lungo il suo vagabondare tra i colleghi boccacceschi, quelli neoclassici, e tra quelli maledetti francesi e quelli della beat generation, ha preso la sofferta decisione di seminare un “salvifico veleno”.