Storie di coming out - quella volta che ho detto tutto
«…Ora, è il vostro momento. È il momento di chi tra voi si è aperto in questo libro. Di chi ha raccontato la sua esperienza, di chi lo fa per la prima volta. Di chi lo fa sotto pseudonimo e saprà per sempre che in questo libro c’è un pezzetto della sua verità. Ed è il momento di voi che sinora non vi siete relazionati al problema: relazionatevici. Ascoltate, leggete, capite.
«Oggi non si può più dire niente». Questa frase la diciamo e la sentiamo dire di continuo. Io ho una mia teoria. Che si può dire tutto. Che non è cambiato niente. L’arte rimane arte. La comicità rimane comicità. Il punto è che oggi viene a galla chi ha un cuore buono e chi no.
Quando il razzismo era una cosa normale e non si poté più parlare dei «negri» come si faceva prima, e non si poterono più fare black-faces e così via, per dieci anni la gente andava dicendo: «Non si può più dire niente». Il punto non era questo. Il punto è che non avevano il cuore buono.»
dall'introduzione di @nicolapescehimself .