Transformers - Uno sguardo filosofico-storico sul mondo degli automi e della robotica

I Transformers. Cos’è vi è di più affascinante di un robot, ma soprattutto di un robot trasformabile? Questa è la domanda a cui Giacomo Alliata cerca di rispondere in questo insolito saggio. Questo argomento in realtà ha radici molto antiche, antiche quanto l’uomo la cui origine risiede nell’automa.
L’opera è una profonda dedica alla filosofia che circonda un franchise milionario, la cui fortuna nacque come insieme di giocattoli della giapponese TakaraTomy e poi dell’americana Hasbro. A questo si associa, in questi tempi segnati da grandi cambiamenti, l’idea, ormai radicata nella fantascienza, dell’alieno, del robot, cioè del “diverso” che si cerca, per quanto possibile, di comprendere, nonostante l’iniziale timore.
Il presente saggio si divide in cinque capitoli divisi in due volumi: il primo contiene i primi tre, mentre il secondo continua con il quarto e il quinto capitolo.
Il primo capitolo della presente opera spiega la storia della robotica partendo dagli antichi automi per giungere alla teoria dell’intelligenza artificiale utilizzando le “armi” della filosofia, della letteratura fantastica e del cinema. Il secondo riguarda il cyborg e le “culture”, ossia movimenti di tipo politico che si occupano di questa affascinante tematica, analizzando quelle le più importanti, ovvero il cyberpunk e il Transumanesimo. Il terzo si concentra sull’argomento principale del volume, con uno sguardo alla letteratura di fantascienza, in generale alle specie aliene metamorfiche, alla presenza di mondi totalmente tecnologici, per poi introdurre il lettore algenere dei robottoni, protagonisti di serie animate di culto, che fanno da infarinatura ai famosi Transformers; e a tal proposito, viene fatto un piccolo excursus sulle industrie di giocattoli che hanno dato vita a quel mondo, tra le quali l’italiana GIG.