Turbolenta vita

In “Turbolenta vita“ l'Autrice si apre a nuove esperienze poetiche riguardanti la sua vita, che lei stessa definisce "strana", perché, come già le accade in "Racconti sparsi" trova che la vita sia “imprevedibile, strana, strampalata, un po' screpolata, assurda e quindi vera.” Come la stessa Autrice, anche le sue poesie sono differenti da ciò che ci si aspetta di leggere: perché la vita si rivela spesso una continua sorpresa! L'autrice dedica il libro a sua madre Mariateresa, che l'ha cresciuta tra mille sacrifici; quando Francesca doveva studiare una poesia, sua madre gliela faceva leggere e rileggere infinite volte per pomeriggi interi, poi gliela faceva registrare; la notte, anche se stanca, la sua mamma si alzava e aspettava che lei dormisse per far partire la registrazione; la mattina, a colazione, gliele faceva ascoltare nuovamente. Sarà per questo che Francesca Facoetti è diventata una scrittrice.